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venerdì 13 agosto 2010

Welcome to the jungle!

Tra furti e atti di vandalismo il nostro paese, nell'ultimo mese, ha visto un'escalation impressionante di atti di micro criminalità...


«Welcome to the jungle», cantavano i Guns N'roses. In questo caso però ci sta meglio un «Benvenuti nel far-nordest!»...

Sono appena venuto a sapere infatti che questa notte, per la seconda volta nel giro di neanche una settimana, "ignoti" (ma sempre gli stessi, li hanno riconosciuti quelli che si sono affacciati alla finestra dopo il botto) hanno sfondato la vetrata del bar Da Mauro, aperto da pochi mesi in viale della Resistenza. Venerdì notte scorso non hanno portato via nulla, questa notte invece hanno portato via una macchinetta del video-poker (qualcuno dice per depistare le voci che girano relative a ipotetiche intimidazioni – vox populi...).


Probabilmente nella stessa notte di venerdì scorso (e probabilmente le stesse persone, visto che nessuno userebbe la propria auto per sfondare una vetrata...), in viale Toscanini (a poche decine di metri dal bar) hanno tentato di rubare l'auto di un mio amico: hanno piegato lo sportello a metà, hanno trafficato un po' col blocchetto, ma fortunatamente l'operazione non è riuscita.

Ma non finisce qui. Se trascuriamo che sabato 31 luglio ho lasciato incustodito – per 15 minuti al massimo – sulle giostrine di via Tagliamento (vicino all'ASL) un borsello con dentro documenti, soldi, carta di credito, due cellulari, un paio di occhiali da vista; che già dopo 10 minuti i cellulari risultavano spenti, e che dopo due settimane non è saltato fuori ancora nulla (pazienza per i soldi e i telefoni, ma i documenti e gli occhiali! [il giorno dopo la pubblicazione di questo articolo ho ricevuto una busta con dentro i documenti e le sim dei due telefoni: peccato che le pratiche per i documenti nuovi erano già state avviate...], non va trascurato invece che la notte di quello stesso sabato «ignoti vandali – cito dalla Nuova Venezia del 3 agosto – presumibilmente ragazzi, hanno scavalcato il cancello del plesso scolastico [l'asilo Peter Pan, n.d.r.] ed evidentemente non sapendo come ammazzare il tempo, hanno rotto, spaccato e reso inutilizzabili tutti giochi dei bimbi (una quarantina)»; questo dopo che l'estate scorsa altri (o gli stessi) ignoti si erano addirittura introdotti nelle stanze della scuola facendo razzia di cibi e bevande (fonte: La Nuova Venezia del 21 agosto 2009).

Ma non è solo il capoluogo ad esser stato vittima di questa escalation di vandalismo e delinquenza. A Portegrandi, infatti, lungo tutto il mese di luglio si sono verificati numerosi furti in abitazione, come riporta La Nuova Venezia del 30 luglio scorso.

Uno dei tanti carabinieri con cui ho parlato nelle scorse due settimane per via dello smarrimento/furto di documenti eccetera a un certo punto mi fa «Ma perché non andate a vivere da un'altra parte?». Era una provocazione, chiaramente, e comunque mai seguirei un consiglio del genere. Sta di fatto che anche dal punto di vista della sicurezza il nostro paese non è come molti lo vorrebbero. Anzi: se si continua a far finta di niente, o a minimizzare, per una questione di "immagine", finirà che cadremo vittime della Teoria della finestra rotta, a cui accennavo nel mio ultimo articolo.

Il futuro, invece, può essere più roseo di quanto non lo sia il presente. Basta volerlo e impegnarsi per cambiare le cose.

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