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martedì 20 aprile 2010

I LOVE DIENNE

Gli eventi musicali primaverili di Diapason&Naima. E una nota informativa sui contributi alle associazioni...



Dico subito che questo è un post "partigiano", non perché abbia a che fare con la Resistenza: semplicemente ne approfitto per promuovere un paio di eventi organizzati da Diapason&Naima («dienne» per gli amici...), l'associazione culturale che da anni "rappresento" e per la quale – assieme a molti altri – provo un affetto incondizionato – parafrasando lo slogan della recentissima campagna "I LOVE DIENNE".


Un'associazione che si avvia al suo decimo compleanno (1 marzo 2011) con un fardello di non poco conto dato che quest'estate dovremo abbandonare la vecchia sede comunale dietro al municipio (che lascerà il posto posto a 11 posti auto...) per trasferirci in un edificio privato che, nonostante molte promesse, ci siamo cercati e trovati da soli e – per quanto ne sappiamo – ci pagheremo da soli. Ma oggi non ho voglia di fare polemica: oggi voglio parlare di musica...

Con l'approssimarsi del mese di maggio, infatti, puntuali arrivano gli appuntamenti con il concerto-tributo degli allievi dei corsi di musica e con il concorso canoro nazionale L'Anfora.

Il "tributo a..." nasce nel "lontano" 2005 come pretesto per mettere sul palco i sempre più numerosi allievi dei corsi di musica, sostituendo il "night&Roll", ovvero l'appuntamento dedicato ai gruppi emergenti che gravitavano attorno alla sala prove gestita dall'associazione.

Il passaggio è stato abbastanza naturale. Il numero crescente di allievi aveva cominciato a creare problemi di "spazio" e "tempo" durante il saggio fine anno scolastico, a inizio giugno. Inizialmente abbiamo pensato di raggruppare gli allievi di chitarra, basso, batteria, tastiere e canto in formazioni da far esibire a fine saggio, con un repertorio moderno (pop-rock, jazz etc.). Una soluzione tampone, che non poteva durare per troppo tempo...

Così, dopo l'edizione 2004 del "night&roll" abbiamo preso la decisione di dedicare un'intera serata agli allievi dei corsi di musica, alleggerendo una volta per tutte il saggio e dando la possibilità a 25 giovani musicisti di esibirsi (molti per la prima volta...) su un palco vero e proprio.

La scelta del tributo, come dicevo, è stata un pretesto, ma non è stata casuale. Focalizzare l'attenzione su un solo cantautore da un lato facilitava l'apprendimento a molti allievi nuovi all'esperienza della musica di gruppo, dall'altro rendeva la proposta più accattivante nei confronti del pubblico, particolarmente attratto dalle "tribute band".

Il successo è stato immediato, anche grazie alla collaborazione con la Pro Loco (che da ormai 10 anni ci ospita nell'ambito della manifestazione Mostre in Piazza) e della Scuola Studio Danza della Polisportiva Annia. Un successo che negli anni seguenti non solo è stato confermato ma è andato progressivamente crescendo. Basta leggere i resoconti "a caldo" fatti dal sottoscritto sulle pagine del sito dell'associazione. Il merito è "diffuso", sia tra gli allievi che negli anni si sono messi in gioco con generi che spesso nemmeno conoscevano, che tra gli insegnanti che li hanno "istruiti", che tra i membri del direttivo e i vari sostenitori. Ma un ringraziamento particolare per l'impegno profuso in tutte queste edizioni di tributo va a chi ha organizzato e gestito le prove, costruendo "de facto" lo spettacolo finale: Stefano Brentel e Valerio Vaiarelli.

E quest'anno? Dopo Battisti (2005), Zucchero (2006), Jovanotti (2007), i Beatles (2008), la disco-music (2009) – e dopo un super tributo a De André sugli scavi di Altino, nel giugno dell'anno scorso, ad opera però di un gruppo "esterno" ai corsi, gli Ecocostante – la scelta non poteva cadere se non sul «re del pop», scomparso tra l'altro a neanche due mesi dal tributo del 2009: Michael Jackson.


Il grande evento è programmato per venerdì 30 aprile, alle ore 21, presso il "Teatro tenda" montato dietro il patronato di Quarto. Per l'occasione torneranno a farci omaggio della loro presenza e delle loro coreografie – dopo una pausa di tre anni – le ragazze della Scuola Studio Danza, guidate da Laura Fruncillo.

E siccome «chi si ferma è perduto», la sera dopo – sabato 1 maggio – la musica continua con la finale del Concorso Canoro Nazionale l'Anfora, giunto alla sua undicesima edizione.


Nato nel 2000 a Quarto d'Altino, su iniziativa della Pro Loco, per promuovere giovani interpreti e cantautori emergenti, nel 2006 il concorso passa sotto la nostra direzione artistica subendo da subito un profondo cambiamento sia per quanto riguarda la comunicazione, sia per l'organizzazione delle selezioni, sia per i premi; ma soprattutto per l'introduzione di un elemento che raramente si incontra nei concorsi per interpreti esordienti: l'accompagnamento dal vivo.

Durante la finale, infatti, invece di cantare sopra a delle basi i cantanti hanno la possibilità di esibirsi accompagnati da un gruppo di musicisti professionisti composto da alcuni insegnanti dei nostri corsi di musica: Valerio Vaiarelli al basso, Gian Paolo Todaro alla chitarra, Valentino Favotto alle tastiere e Marco Campigotto alla batteria.

Quest'anno, infine, oltre alla realizzazione di un sito internet dedicato (www.concorsolanfora.it) dov'è inoltre disponibile l'archivio delle edizioni passate, è stata introdotta un'ulteriore novità: il primo classificato si aggiudicherà un premio in denaro di 500 euro!

Un appunto, in conclusione, sulla gestione "economica" di questi eventi – e specialmente del "tributo a..." visto che le spese per il concorso canoro spettano alla Pro Loco.

Il concerto degli allievi dei corsi è organizzato da sempre grazie a un contributo del Comune di circa 1000 euro. Con questi soldi viene pagato il service audio-luci, la pubblicità (volantini, manifesti), la distribuzione degli stessi casa-per-casa (in modo che tutti siano informati). In pratica noi chiediamo a chi amministra – tra le altre cose – i soldi della collettività di darcene in gestione (se lo ritiene opportuno) una piccola parte affinché possiamo organizzare in forma volontaristica – quindi gratuita – un evento per la comunità stessa, che sia accessibile a tutti (quindi gratuito) e apprezzato dalla maggior parte delle persone, senza scadere nel "generalismo" da tv commerciale ma senza nemmeno sparare troppo alto (come purtroppo ci è capitato di fare all'inizio, con le rassegne di jazz...), e puntando sempre e comunque sulla creazione di occasioni di incontro e socializzazione.

Trovo sia importante sottolineare questo aspetto perché molte persone non hanno idea di come funzioni la macchina dei contributi pubblici alle associazioni, ma anche per ricordare a chi ci amministra, ci ha amministrati e ci amministrerà che concedere un contributo non significa "fare un favore" a un'associazione ma "fare la cosa giusta" (se la proposta è meritevole) per la collettività, che ci mette i soldi.

Solo recentemente è stato chiesto alle associazioni di presentare al Comune il proprio bilancio annuale, pena l'estromissione dai contributi. Se da un lato l'iniziativa è lodevole (peccato che arrivi solo ora che ci sono problemi di bilancio comunale, e suona quindi da "corsa ai ripari"...) dall'altro non è stato spiegato il sistema con cui i bilanci verranno interpretati al fine della concessione di contributi. Un bilancio è fatto di numeri (soldi che entrano, soldi che escono) mentre la "vita" di un'associazione è fatta di attività, di eventi, di presenza sul territorio: elementi che non sempre amministratori e impiegati pubblici conoscono nella loro completezza. A meno che, semplicemente, la "conditio sine qua non" per ottenere il contributo non sia quella di presentare il bilancio (insomma, un puro atto burocratico, senza alcun senso).

La vita "economica" per un'associazione senza scopo di lucro (come sono quasi tutte quelle attive sul territorio) non è facile. A maggior ragione ritengo sia un atto di trasparenza e onestà nei confronti della cittadinanza la creazione di un "registro" dei contributi concessi alle associazioni, facilmente accessibile, con la descrizione delle attività svolte con quei soldi e il dettaglio delle spese sostenute per realizzarle. La cosa non è così fantascientifica se pensiamo che, prima di erogare il contributo concesso, l'amministrazione deve ricevere dall'associazione una rendicontazione delle spese, con tanto di pezze giustificative.

Detto questo, vi aspetto tutti venerdì 30 aprile e sabato 1° maggio presso il Teatro tenda per ascoltare un po' di buona – e sana – musica!

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