Il sistema è questo: per OPPORTUNITÀ POLITICA chi è stato chiamato ad amministrare il nostro paese ci tiene nascoste alcune cose, o le lascia trasparire solo in parte, in modo tale da poter prendere tempo, sondare le reazioni della cittadinanza, salvarsi la faccia da eventuali brutte figure etc.
Si tratta di una pratica purtroppo diffusa, e non solo a livello locale. Quindi verrebbe da alzare le spalle e dire: «tuto el mondo xe paese».
E invece no: se un cambiamento deve esserci (perché dovrà esserci prima o poi...) questo cambiamento dovrà passare proprio per la TRASPARENZA, che ormai è diventata sinonimo di DEMOCRAZIA, in quanto la mancata TRASPARENZA è nemica della PARTECIPAZIONE, e senza PARTECIPAZIONE non può esserci vera DEMOCRAZIA.
Dichiarare più volte nell'arco di un anno che è in fase di affidamento uno studio sulla viabilità del centro del paese, col quale andare poi a discutere con la cittadinanza sull'opportunità o meno di chiudere via Stazione, per venire poi a sapere che non ci sono mai stati i soldi per farlo – questo è un esempio in cui l'opportunità politica vince sulla trasparenza.
Tenere "nascosta" una lettera in cui Autovie Venete si dichiara disponibile a trovare una soluzione che tolga il traffico in uscita dal passante dall'abitato del paese – questo è un esempio in cui l'opportunità politica vince sulla trasparenza.
Affermare che non c'è l'intenzione di mettere in vendita l'area del Palazzetto (pista e area verde incluse), quando in realtà dal 2003 ad oggi si sono creati sistematicamente i presupposti perché in futuro qualcuno possa costruirci sopra 40/50 appartamenti – questo è un esempio in cui l'opportunità politica vince sulla trasparenza (o di schizofrenia politica, vedete voi).
Affermare che la scelta di acquistare dall'ATER 10 garage sotto la nuova piazza San Michele (per circa 220mila euro) è dettata dalla volontà di mettere al riparo le auto del comune, per poi venire a sapere per bocca di un'assessore che l'ATER ha detto: «O comprate tutto, o non se ne fa niente» – questo è un esempio in cui l'opportunità politica vince sulla trasparenza.
Promettere per 7 anni una soluzione all'abbattimento della sede dei corsi di musica per poi trovarsi, a qualche mese dall'accensione delle ruspe, a dover arrangiarsi senza poter contare su un aiuto certo da parte dell'amministrazione (cioè da parte della comunità) – questo è un esempio in cui l'opportunità politica vince sulla trasparenza (ed è anche un caso su cui più avanti dovrò tornare, per forza di cose).
Immagino che non sia facile fare l'amministratore pubblico, anche in realtà relativamente piccole come la nostra. Non per questo, però, le difficoltà devono trovare rifugio dietro a giochi di specchi, vetri opachi, quinte. Siamo tutti esseri umani, con i nostri limiti: ammettiamolo invece di nasconderci dietro un dito. Perché alla fine tutti i nodi vengono al pettine, e quando il cittadino si accorge di esser stato preso in giro perde non solo fiducia verso la persona che l'ha tradito, ma verso il sistema in generale.
Arrivo quindi al titolo di questo articolo, ovvero alla lettera aperta al PD. Che non consiste in quello che ho scritto fin qui, ma bensì in una lettera vera e propria che un gruppo di cittadini ha sottoscritto e spedito nei giorni scorsi alla direzione regionale e provinciale del Partito Democratico proprio per portare l'attenzione su questo aspetto della mancata trasparenza nei confronti della cittadinanza e sul mancato coinvolgimento della stessa nelle decisioni che riguardano la comunità tutta, perpetrato da persone che rappresentano quel partito a livello locale.
L'ho ricevuta – come si dice in gergo – con preghiera di diffusione, e diffondo.
Spett.le
Direzione Provinciale
Direzione Regionale
Partito Democratico
Gentili Signori,
siamo vicini alla tornata elettorale del 28/29 marzo 2010, con la quale noi cittadini saremo chiamati a esprimere la nostra preferenza nei confronti dei vari candidati alla Regione Veneto.
Come cittadini di Quarto d’Altino, non possiamo non manifestare il nostro disappunto per le scelte effettuate dall’attuale amministrazione comunale, diversi componenti della quale sono esponenti del Partito Democratico. Negli ultimi tempi abbiamo provato in diversi modi – comprese le petizioni popolari – a contrastare, senza alcun risultato, decisioni concernenti gli spazi per l’aggregazione, la salvaguardia del territorio, la viabilità.
Come cittadinanza inascoltata e ancora convinta del fatto che il voto sia rimasto l’unico strumento per valutare l’operato dei vari amministratori che si susseguono, Vi invitiamo ad avere sempre chiara la posizione assunta dai vostri rappresentanti locali, perché il loro operato distante dalle persone e dai loro problemi, la loro incapacità di coinvolgere la cittadinanza su questioni cruciali per lo sviluppo del proprio paese non possono che impattare sul consenso a livello politico quanto meno pro-vinciale, regionale.
Riteniamo che l’amministrazione del comune di Quarto d’Altino e i suoi esponenti del Partito Democratico abbiano manifestato la più completa indisponibilità a rivedere decisioni prese anche a fronte di numeri importanti, dei quali in allegato forniamo il dettaglio.
Ancor più grave riteniamo il fatto che il circolo del Partito Democratico di Quarto d’Altino non abbia coraggiosamente preso una posizione limpida di fronte all’animata protesta della cittadinanza sui temi sopra citati.
Tutto ciò è palesemente in contrasto con lo spirito di trasparenza e partecipazione tanto sbandierati nello statuto del Partito Democratico.
Crediamo pertanto che sia fondamentale un chiaro atteggiamento di cambiamento verso le problematiche evidenziate dai cittadini, perché le sole parole – ovvero i buoni propositi non realizzati – creano una sfiducia e un distacco difficile da ricostruire, soprattutto nelle piccole comunità.
Riteniamo comunque importante evidenziare che molti dei firmatari di questo documento si riconoscono politicamente nell’area di centro-sinistra e sono quindi potenziali sostenitori dello statuto del Partito Democratico.
Quarto d’Altino, 18 marzo 2010
Vengo a conoscenza da queste pagine del suo Blog che alcuni cittadini di Quarto d’Altino (di cui peraltro non è riportato alcun riferimento o recapito) avrebbero scritto alla segreteria provinciale e regionale del Partito Democratico lamentando la mancanza di attenzione sulla loro posizione relativamente alle questioni che da un po’ di tempo vengono dibattute nel nostro paese, da parte degli esponenti locali del partito.
RispondiEliminaProvo un certo rammarico perché chi scrive agli organi superiori di questo partito non ha mai pensato di parlare con il coordinamento di circolo di Quarto d’Altino che io mi onoro di guidare, visto che dal primo giorno di attività del nostro circolo, costituitosi due anni fa, il nostro obbiettivo è sempre stato quello di dare voce ai cittadini, essere un partito che ascolta e che crea le condizioni per la partecipazione.
Questa apertura è dimostrata anche dal fatto che noi organizziamo periodicamente un’iniziativa denominata “CIRCOLO APERTO” dove vengono dibattuti argomenti che interessano il nostro territorio ed al quale sono invitati tutti senza esclusione con pari opportunità di parola. Molti vi partecipano già ed invito anche i cittadini che si sono rivolti alle segreterie provinciale e regionale a farlo, in modo da avere un confronto diretto e delle risposte in tempo reale senza attendere interventi dall’alto che sarebbero anche poco opportuni trattandosi di temi locali .
Vorrei anche ricordare che i consiglieri che hanno aderito al Partito Democratico e che sono componenti di Civica Altinate (Canonaco, Mareso oltre al sottoscritto) sono disponibili al confronto per dare il loro contributo al miglioramento di questo paese.
Concludo ringraziando per la possibilità di intervenire, lascio anche i miei riferimenti per poter essere contattato da chi lo volesse fare.
mail calzavaramichele@gmail.com , telefono 3356567270
Michele Calzavara
Coordinatore circolo PD
Quarto d’Altino
" il nostro obbiettivo è sempre stato quello di dare voce ai cittadini, essere un partito che ascolta e che crea le condizioni per la partecipazione."
RispondiEliminaAH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH
...
Il destino del PDmenoL altinate è comune al suo corrispettivo nazionale: L'OBLIO! Incapaci di fare opposizione, così come di governare. Incapaci e falsi. Vergognatevi!!!
Invito i frequentatori del Blog a leggere la lettera inviata oggi ai circoli del PD dal Segretario Bersani.
RispondiEliminaSe avete letto recentemente la lettera inviata dai cittadini agli organi superiori del partito è impossibile non notare, in alcuni passaggi, delle affinità nei contenuti ed addirittura delle coincidenze nella terminologia usata.
I casi potrebbero essere:
1) la famosa lettera è stata inviata non solo alla Direzione Provinciale e Regionale ma anche alla Segreteria Nazionale (possibile che Bersani abbia preso spunto dai Cittadini di Quarto d'Altino!?!)
2) gli autori della lettera sono stati così lungimiranti da anticipare il pensiero del Segretario Nazionale;
3) forse esistono dei valori oggettivi dai quali non si può prescindere!
A questo punto sarebbe bello chiedere ai nostri amministratori del PD:
1) Le osservazioni dei cittadini simpatizzanti, alla luce della comunicazione di Bersani, assumono ora più valore?
2) Pensate proprio che il Circolo di Quarto d'Altino sia il terreno fertile e "luogo della selezione della classe dirigente" di cui abbiamo bisogno e di cui parla Bersani?
Buona Riflessione...
LETTERA DI BERSANI AI CIRCOLI DEL PARTITO DEMOCRATICO
RispondiEliminaCarissimo/a, le recenti elezioni regionali sono state per tutti noi un passaggio importante, che ci mostra tutta la complessità e la profondità dei problemi che abbiamo di fronte. Il Partito democratico è in piedi. Sentiamo forte in queste ore la delusione per avere perso la guida di alcune regioni, e il Lazio e il Piemonte per una manciata di voti. La delusione è solo in parte attenuata dal fatto che abbiamo conquistato comunque la presidenza di sette tra le tredici regioni in palio: un risultato certamente non scontato alla luce dei rapporti di forza che si sono determinati nelle elezioni più recenti, tenendo conto che le elezioni regionali del 2005 si erano svolte dentro un altro universo politico. Va rimarcato che per la prima volta dopo molto tempo, nel voto di domenica e lunedì scorsi si è verificato un arretramento consistente dei consensi del Popolo delle libertà, solo in parte compensato dalla crescita della Lega; le distanze tra il campo del centrodestra e il campo del centrosinistra sono oggi sensibilmente inferiori rispetto a un anno fa, e quindi pur dentro a elementi di delusione si apre uno spazio per il nostro impegno e per il nostro lavoro. Tuttavia, dal voto emergono chiaramente alcuni problemi di fondo nel rapporto tra i cittadini italiani e la politica: c’è una disaffezione crescente, che si manifesta come distacco e radicalizzazione, verso una politica che gli elettori percepiscono come lontana dai loro problemi. Una crisi sociale ed economica pesante fa sentire ogni giorno le sue conseguenze sulla vita dei cittadini, senza che dal governo arrivino risposte adeguate alla gravità dei problemi. Il principale responsabile di questa situazione è il presidente del consiglio; ma è una situazione che interroga anche noi. La possibilità di cambiare il corso delle cose è legata alla nostra capacità di offrire un’alternativa positiva e credibile, di dare un’altra possibilità agli italiani. Adesso dobbiamo accelerare. Da qui dobbiamo ripartire mettendoci al lavoro per rafforzare il nostro progetto e per dare radicamento a un Partito democratico concepito come una grande forza popolare, presente con continuità ovunque la gente vive e lavora e capace di offrire proposte che abbiano un contenuto sempre più visibile e coerente. Diversamente, i rischi non solo di disaffezione dell’elettorato ma anche di radicalizzazione e di frammentazione impotente, non potrebbero che diventare più gravi. Dobbiamo servire il Paese raffigurandoci come un partito fondato sul lavoro, il partito della Costituzione, il partito di una nuova unità della nazione. Il Partito democratico è il partito di una nuova centralità e dignità del lavoro dipendente, autonomo, imprenditoriale e della valorizzazione del suo ruolo nella costruzione del futuro del Paese. È il partito che non accetta che il consenso venga prima delle regole e lavora per istituzioni più moderne rifiutando la chiave populista. È il partito che dà una risposta innovativa al tema delle autonomie nel quadro di una rinnovata unità nazionale. Avvieremo insieme un grande piano di lavoro incardinato su questi obiettivi. È evidente in questo l’importanza del ruolo dei circoli come punto di presenza e di impegno visibile del partito sui territori e come luogo della selezione della nuova classe dirigente della quale abbiamo bisogno. È pensando a tutto questo che voglio ripetere anche qui che nel Partito democratico c’è spazio, come è nostro costume, per una discussione larga e libera sul dopo elezioni e sulle prospettive del nostro partito, ma non per dibattiti autoreferenziali che potrebbero allontanarci dal senso comune dei nostri concittadini.Buon lavoro. Approfitto per rivolgere a tutti voi e alle vostre famiglie i miei auguri di Buona Pasqua e vi saluto ringraziandovi per il vostro impegno.
venerdì 9 aprile alle ore 21.00 presso la sede del PD di Quarto (Via Tagliamento)incontro periodico "CIRCOLO APERTO" per parlare degli ultimi risultati elettorali e per fare il punto sui temi che riguardano il Paese.
RispondiEliminaRivolto a tutti i simpatizzanti del PD: un'opportunità per il confronto e il dialogo costruttivo.