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mercoledì 9 maggio 2012

Vero o falso? (un anno dopo...)

«La lista “Per Quarto” si è già accovacciata e i suoi supporters attendono buoni buoni un posto nella nuova sede delle associazioni per poter estrinsecare in santa pace tutta la loro creatività musicale...» (dal blog di Gianni Bianchini)

«E io: "Maestro, che è tanto greve
a lor che lamentar li fa sì forte?".
Rispuose: "Dicerolti molto breve.

Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che ’nvidïosi son d’ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa".»

(Inferno III, vv. 43-51)


e invece no, ragionerò di loro...


«E io a lui: "Chi son li due tapini
che fumman come man bagnate ’l verno,
giacendo stretti a’ tuoi destri confini?"

"Qui li trovai - e poi volta non dierno -",
rispuose, "quando piovvi in questo greppo,
e non credo che dieno in sempiterno.

L’una è la falsa ch’accusò Gioseppo;
l’altr’è ’l falso Sinon greco di Troia:
per febbre aguta gittan tanto leppo".»

(Inferno XXX, vv. 91-99)


Tra ignavi e menzonieri, no savarìa dove cavàrghene par métarghene…

4 commenti:

  1. Beh..se non altro ho avuto il merito di far resuscitare questo interessantissimo blog...dopo un anno di silenzio....silenzio non "accovacciamento"....31 post nel 2010...4 nel 2011 (tutti prima di maggio)...0 nel 2012.
    Gianni Bianchini (che non scomoda Dante)

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  2. Se è per quello lei – e "i suoi" dell'epoca – può fregiarsi addirittura del merito di averlo fatto nascere, questo blog, nell'agosto del 2009, e di averlo in buona parte alimentato. A quanto pare, «Il lupo perde il pel ma non il vizio». (Tranquillo: è un endecasillabo ma non è di Dante...)

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  3. mi limito a rilevare che se ignavo non è un complimento, mentitore è un'offesa....ambedue da provare coi fatti. Attendo in caso contrario scuse (che ovviamente non arriveranno.
    Gianni Bianchini

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  4. In effetti tutto si può dire di lei ma non che nella sua lunga vita politica non abbia preso parte/posizione (senza alcuna ironia); quindi mi scuso con Dante per aver forzato il senso dei suoi splendidi versi, con lei per averle dato in questo modo l'impressione di considerarla un ignavo.

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