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domenica 10 gennaio 2010

Nemo propheta in patria

Per il mio blog il 2010 si apre simbolicamente con lo stesso argomento su cui il 2009 si è chiuso: il caso assurdo dell'arresto e della detenzione di Luca Tornatore a Copenhagen. Perché alla fine Luca lì è rimasto durante questi giorni, lì si è fatto il suo compleanno, il Natale e il capodanno (come purtroppo era stato previsto).

Finalmente però, oggi è arrivata una bella notizia agli iscritti alla mailing list "Free Luca":
Il processo contro Luca Tornatore è stato fissato al 13 gennaio, alle 13:00. Anche nel caso sfortunato e improbabile di una condanna, Luca verrebbe molto probabilmente espulso immediatamente dalla Danimarca, e sarebbe comunque libero.
In questo periodo l'attenzione sul caso è stata sempre alta, specie sul web, e nel suo piccolo anche Quarto d'Altino (paese di recentissima adozione di Luca) ha fatto qualcosa – al di là, chiaramente, della famiglia e delle poche persone che lo conoscono.



È infatti recentissima la notizia dell'interessamento da parte del sindaco Loredano Marcassa, il quale – anche grazie ad una lettera con cui il consigliere di minoranza Marco Simionato sollecitava un intervento istituzionale sulla questione – il 5 gennaio ha inviato una lettera all'ambasciata danese a Roma nella quale chiedeva che venisse data al più presto la possibilità a Luca di dimostrare la sua innocenza. Stessa cosa avevano fatto qualche giorno prima il sindaco di Venezia e il sindaco di Scorzé.

Sicuramente fiacco invece l'interessamento della stampa locale (in primis Il Gazzettino e La Nuova Venezia) con una manciata di articoli in tutto, per lo più in ritardo mostruoso sui fatti (il ritardo dell'articolo – per altro il più corretto ed esaustivo – uscito ieri su Gente Veneta a firma di Silvia Conte credo sia dovuto al fatto che GV non è un quotidiano ma un settimanale).

Uno dirà: probabilmente ci saranno state notizie più importanti di cui parlare. Può darsi, rispondo io – o comunque dipende dai punti di vista...

Se andate a riprendervi infatti Il Gazzettino e La Nuova Venezia dell'8 gennaio, sul primo trovate un articolo sulla lettera di Marcassa all'ambasciata danese a Roma, a firma di Lorenzo Baldoni (1453 battute spazi inclusi), sul secondo un super-articolo a firma di Marta Artico su Giorgio Ronchini («Giorgio ha conquistato gli italiani», 3382 battute spazi inclusi), la star locale del momento (se così si può definire un partecipante del Grande Fratello): articolo che – assieme a quattro colonne contenenti l'appello dei genitori di Giorgio affinché la Telecom provveda ad allacciare il telefono di casa... – prende l'intera pagina dedicata solitamente a Marcon e Quarto d'Altino.




L'articolo sulla lettera di Marcassa arriva sulla Nuova con calma, il giorno dopo (cioè ieri, il 9 gennaio), sempre a firma della Artico («Marcassa: "Liberate Tornatore"», 2408 battute spazi inclusi). Ma non pensiate che la Nuova si sia dimenticata di Giorgio! Basta andare nella pagina di Jesolo - Cavallino per trovate l'appello strappalacrime del suo fratellastro («Giorgio, mi piacerebbe rivederti», 1881 battute spazi inclusi).

Marco Simionato (che mi ha segnalato l'anomalia, sottolineando – ironicamente – quanto i miei versi dedicati al "caso Luca" si siano rivelati «profetici») mi ha garantito che entrambi i quotidiani hanno ricevuto il comunicato stampa contemporaneamente, ma probabilmente per La Nuova Venezia è risultato più importante spiegare ai propri lettori come «Giorgio ha conquistato gli italiani». In fin dei conti Giorgio è "rinchiuso" nella casa dal 26 ottobre ed è destinato a rimanerci ancora per un bel po', mentre Luca è rinchiuso in carcere a Copenhagen solo dal 14 dicembre, e con molta probabilità il 14 o 15 gennaio sarà già a casa...

Forse più delle petizioni, degli appelli di famigliari, amici, colleghi, degli interventi del rettore dell'Università di Trieste, del ministro degli esteri, dei sindaci di Venezia, Quarto, Spinea, etc.; forse più di tutto questo avrebbe avuto senso inviare un SMS al 48422 con scritto "LUCA", in modo da farlo uscire dalla casa... circondariale di Copenhagen entro la fine del 2009.

[Mentre attendiamo l'esito del processo, vi invito a leggere l'intervista rilasciata da Federica, la compagna di Luca, sul Il Piccolo del 7 gennaio, in cui viene descritta molto bene la situazione dell'uomo e della famiglia. Su Bora.La trovate invece un bel ritratto dello scienziato e dell'attivista non-violento, fatto dal suo compagno di stanza a Trieste, Pierluigi Monaco.]

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